giovedì 29 dicembre 2011

Bilancio annuale

Ed eccoci qua, tempo di bilanci!
E' trascorcorso un altro anno, e devo dire, per quanto mi riguarda è stato abbastanza frenetico.
Devo ammettere che per me il 2011 è stato davvero particolare; sapete capita certe volte di fare dei "salti di qualità" o meglio di passare da uno stato ad un altro senza attraversare qualche strana sfumatura di grigio e quindi trovarti nero partendo dal bianco.

Per quello che è stata la mia attività artistica, le difficoltà sono state tantissime ad inizio anno: un cambio formazione, la difficoltà nel cercare (soprattutto trovare) serate per esibirmi, e tanto altro che non mi va di citare... ma poi all'improvviso, toh! Intervista su rock revolution, una serie di recensioni importanti su diversi network regionali e nazionali, la mia partecipazione al premio ANMIL che mi ha visto finalista, la collaborazione con Daniele Lo Piccolo in estate e la mia presenza in giurie di diversi concorsi canori... e poi la cosa più importante, la firma del contratto discografico con CREAKING WOOD STUDIOS e la collaborazione con Salvo Anello con tanto di produzione di EP.
(Come non citare anche l'apertura del concerto degli SugarFree a Palermo per il Germogli di Note Fest 2011).
Ditemi se è poco! Così, tutto d'un fiato.
Poi diciamo che è stato incredibile, decido di partecipare attivamente al cambiamento della mia città e mi ritrovo catapultato nel BigBang alla Leopolda 2011!!!
Riscopro un mondo nuovo e genuino, fatto di persone splendide e capaci.

Posto con piacere qualche foto importante che riassume meglio le tappe di questo anno incredibile, nel quale raggiungo il traguardo dei 30 e guardo oltre, con fiducia ad 2012 faticoso, ma ricco di speranze.

Grazie a: Daniele per il sostegno, Filippo per la fidicua e l'incoraggiamento, Antonio per la pazienza, Davide per la fiducia, Ale e Basta per il sostegno, Sabrina per le apparizioni, Salvo per la scelta coraggiosa, Andrea Manlio & Guglielmo per la loro tenacia e forza di "persuasione"... e poi tutti gli altri che mi hanno sempre spronato anche in momneti abbastanza difficili.

Ed ecco a voi qualche momento ribubato digitalmente...
Un abbraccio,
Fabio.









mercoledì 12 ottobre 2011

Hanno ucciso l'uomo ragno (Cover)



Una mia personale interpretazione di "Hanno Ucciso l'Uomo Ragno" tratto dal mio ultimo live acustico.

lunedì 19 settembre 2011

Si riparte, in acustico

Ciao a tutti, scrivo in ritardo, ma scrivo.
Come molti sapranno, venerdì scorso ho suonato in SOLO acustico presso l'associazione traCieloeTerra, e volevo riportare un po' delle mie sensazioni sul blog.
Innanzi tutto, ringrazio tutti i presenti e l'associazione per il supporto e il ricco buffet.
Obiettivamente mi sono domandato nei giorni scorsi se fossi stato in grado di mettere insieme uno show da solo con chitarra ed armonica, sapete non è facile! Infatti, si rischia di annoiare ed essere al limite del logorroico. Allora decisi di impostare una scaletta mista tra inediti e cover, ma con un filo logico, la ricerca della speranza, i sogni, la tenacia, l'amore, il viaggio...
Alla fine della fiera sono riuscito nel mio intento!
Non solo per la varietà del repertorio, ma credo proprio per la scelta puntuale dei pezzi.
Ovviamente dopo 6 mesi circa che non calcavo un palco per rompere il ghiaccio ho dovuto perderci più tempo, ma alla fine la macchina è ripartita!!!
Posto la scaletta della serata.
A voi i commenti!!!!

L'Isola che non c'è (E. Bennato)
Pesci con Le Ali (F. Guglielmino/E. Militello)
La Migrazione (F. Guglielmino)
Dagli il Via (C. Baglioni)
Con le mani (Zucchero)
Miele ai Gelsi (F. Guglielmino)
Voglio una donna (R. Vecchioni)
Scelta Impossibile (F. Guglielmino)
Hanno Ucciso L'uomo Ragno (M. Pezzali)
Angelo Custode (F. Guglielmino)
Via Candelai (F. Guglielmino)
richiesta: Balliamo sul Mondo (L. Ligabue)
Serena Oggi mi Ha detto (F. Guglielmino)
Solo per noi (F. Guglielmino)
Goodbye (G. Russo)
Meravigliosa Creatura (G. Nannini)

venerdì 9 settembre 2011

Lezione di Rock, lezione di Vita con Edoardo

Ciao a tutti, mi chiedo come mai oggi mi sono spinto a scrivere qualcosa sul blog... ebbene sapete, in tutte le recensioni che mi fanno ogni volta mi sento ripetere:"il tuo stile si avvicina molto ad Edoardo Bennato".
La cosa ovviamente mi è cominciata a garbare, essere associati alla figura di un grande artista, soprattutto che ha fatto la storia della musica italiana è un onore.
Premesso che so di che stiamo parlando, nel senso vuoi o non vuoi Bennato lo conosci, qualcosa hai pure sentito?!? o no?
Nell'ultimo anno ho ripreso qualcosa di suo di classico (negli spettacoli live eseguo l'Isola che non c'è, con 12 corde e armonica), ma mai mi sono buttato a comprare realmente qualcosa di suo, poi eccola li! Una sera passano in radio "la mia città" e allora scavo su youtube e scopro il suo ultimo disco che oggi ho comprato:

LE VIE DEL ROCK SONO INFINITE

Non mi vergogno di dire che subito messo in macchina non sono riuscito a trattenere le lacrime!
Mi sono reso conto che in un Italia che è bloccata nel conoscere lo stato di salute di Vasco Rossi, ascoltare le lagne pallose e tamarre di Ligabue e il finto rock/finto pop (finto ... boh) di Jovanotti, ci siamo dimenticati di Edoardo Bennato!
(nel disco forse ho percepito una critica prorio a Jova/Liga nel pezzo "in amore", cito: A volte chi canta canzoni d'amore è stonato, e chi ha sempre promesso di spiegare l'amore ha imbrogliato).

Al primo ascolto de "Le vie del rock sono infinite" sono stato letteralmente travolto dal muro di suoni che si avvicina alle produzioni AMERICANE di Brendan O' Brien, per farvi capire: Pearl Jam, Bruce Springsteen, WallFlowers.
Andando alle canzoni... ragazzi! Che testi, che musiche, parole semplici efficaci, poche.
Sento un eco di speranza quando sento E' Lei, In Amore, Mi chiamo Edoardo... E poi mi sento me stesso quando sento la TitleTrack posso stare solo in silenzio e ascoltare piangendo: perchè è proprio vero che (cito) - col rock tutti felici e contenti, ma il rock ha i suoi comandamenti e io che sono un devoto potrò salvarmi, con una chitarra, soltanto con lei perchè nonostante divieti e dj e il marchio infamante di cose proibite, le vie del rock sono infinite.
Nel disco non mancano le critiche alla nostra società malata di Wannamarkilibera e per finire pure il tocco autobiografico di Vita da Pirata.
Molto toccante un aereo per l'afghanistan, molto Neil Young con il sound dei nuovi Pearl Jam e la voce di un giovane Dylan.
E chi sarà poi il "Capo dei Briganti"? Il testo è da leggere e capire.

Non trovo un niente da criticare, Edoardo è ROCK, ROCK puro, senza compromessi.
Il Rock è diretto ed Edoardo lo è ancora di più.
Questo disco è 1000 volte più rock degli ultimi 3 dischi di ligabue in fila e gli ultimi 10 di vasco rossi.
Ho scelto di seguire quello che tutti credono sia la mia guida.

Onestamente continuo a chiedermi perchè mi accostano alla sua figura, sarà per l'uso di chitarra e armonica? Spero che se mai registrerò un mio primo disco ufficialmente, possa essere così incisivo efficace e rock come lo è Edoardo.

E se caro Edoardo, stai leggendo questa piccola e forse troppo spontanea recensione sappi che da oggi hai un nuovo fan.

Fabio.

giovedì 2 giugno 2011

ascoltare, trovarne il tempo

Era da molto molto che non lo facevo: ascoltare un disco.
Si proprio ascoltare un disco, nel senso: prendi un compact disc, lo inserisco nel lettore del mio piccolo impianto hi-fi, mi tuffo nel letto e lo ascolto dalla prima traccia all'ultima lasciandomi trasportare dalla magia di un grande autore, nel mio caso ieri era Bryan Adams con il suo INTO THE FIRE.
Non so quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho ascoltato un disco... ma quello che posso dire è che mi mancava trovare quei tre quarti d'ora buoni per ascoltare un lavoro di fine anni 80.
E' allucinante come ci siamo persi questa abitudine che ricordo da 16enne personalmente avevo spesso.
Si è vero, è la vita, si cresce, potete dirmi... io ribatto insistendo che non è propri così, oggi, secondo me si è perso il piacere di ascoltare la musica, il rock, etc etc, ormai scarichiamo l'mp3 lo buttiamo dentro il lettore (chiavette - i pod - mini ipod e così via) e lo inseriamo dentro kilometriche liste di titoli anonimi che ascoltiamo distrattamente quando andiamo in palestra, quando andiamo a correre, quando non abbiamo un cazzo da fare.

Mi ricordo da ragazzino quando compravo le "cassette" o i primi cd, quella che era la magia di togliere la confezione di plastica e l'impazienza di ascoltare la prima traccia li davanti, allo stereo, immobile completamente rapito dalla magia dei suoni.
Erano altri tempi, certe volte mi domando perchè la musica è diventata un usa e getta di mp3?
Un vero peccato, ma non è solo rivolto al mondo del rock, ricordo i dischi di Michael Jackson o Madonna, i vari concept album delle star degli anni 80, quello era pop commercialissimo, ma lo ascoltavamo, ascoltavamo il disco! PER INTERO.

Le cose cambiamo, i tempi maturano ci dicono... sarà, ma ieri riascoltando quella meraviglia di suoni di fine anni 80 di un album cupo del rocker canadese mi sono sentito rinascere...
Mi sono reso conto in ogni sfumatura del testo delle canzoni e dalla voce, della fatica che ci stava dietro la produzione di un lavoro come quello, per questo motivo il minimo che potevo fare era ASCOLTARLO TUTTO: per intero.

lunedì 4 aprile 2011

Stage con Rossana Casale, yeah!

Mamma mia, un periodo molto particolare sto attraversando... ho ripreso a dedicarmi molto ai miei studi e le mie passioni e aspetto con ansia di raccoglierne i frutti.
C'è da dire che le difficoltà che mi sto trovando davanti sono veramente tante e rognose, ma con una buona dose di pazienza spero di farcela...
Non mi chiamerebbero "Sartana" se non fossi orgoglioso e testardo.

Venerdì scorso ho preso parte ad un interessante stage con Rossana Casale presso il Roxy Studio, e devo ammetterlo, non me lo aspettavo.
La sua, chiamiamola lezione, era centrata sull'interpretazione e la personalizzazione del canto e devo dire ho imparato tantissimo.
Sulla mia pelle, mi sono beccato una bella dose di critiche, e ci voleva, mi hanno fatto tornare con i piedi per terra e mi costringono a ripensare al mio ruolo di musicista, interprete e compositore.

Giusto per raccontarlo:
Ognuno dei partecipanti allo stage ha preparato una canzone, molti hanno portato le stesse solite cose, Anna Oxa, Ranieri, Mia Martini, qualcuno addirittura l'inedito... (che non capisco a che serva in un seminario sull'interpretazione, ma lasciamo perdere).
Io avevo con me chitarra e l'isola che non c'è di Bennato.
Visto che lo spirito dello stage era il rimettersi in gioco, ho deciso di farmi accompagnare al pianoforte, e li cascò l'asino...
Inizialmente mi sono trovato spaesato senza il mio strumento e non riuscivo ad essere convincente nel canto, il mio atteggiamento era troppo chiuso e quasi spaventato.
Allora, lei decise di fermare la musica e costringermi ad aprirmi verso il pubblico e prenderlo più di petto.
Mi ha fatto ricominciare, e nonostante qualche residua difficoltà ho tirato fuori un vocione interessante... Mi si è aperto un mondo, devo ammetterlo!
Mi ha consigliato di perseverare negli spettacoli e farne molti, cosa ovvia che mi piacerebbe tantissimo.

Finito lo stage, mi torno a scontrare con la dura realtà di sta città... pseudo organizzatori che preferiscono i gruppetti di bimbiminkia, locali con proprietari distratti, finti maestri e direttori artistici smemorati...
E così tornai a scalare la mia parete, con la gioia di avere appreso qualcosa di nuovo bello e cosciente delle mie capacità... :)

Spero di aggiornare il blog con qualche bel "risultato" :)

A presto,
Fabio.

giovedì 24 febbraio 2011

Gira e rigira...

Gira e rigira poi alla fine torno sempre qua... già proprio così, gira e rigira.
Per quanto cerchi di spaziare, non riesco a frenare il mio istinto e mi ritrovo a seguire il percorso dritto, nonostante le sbandate prese e le botte ricevute.
Un'esempio ne è chiaramente l'ascolto ininterrotto del nuovo disco LIVE di Bryan Adams: BareBones.
Un semplice estratto di un fortunato tour acustico del rocker canadese.
Vorrei premettere una cosa:
Bryan per me non è "UN" punto di riferimento, nè "IL" punto di riferimento, è più che altro un "Oracolo", una divinità... il musicista che mi ha investito (stile Blues Brothers) con la sua luce e mi ha costretto ad imbracciare una Fender Stratocaster.

Nonostante la devozione negli anni si è spostata, gli studi mi hanno aiutato ad allargare gli orizzonti... non posso che fare a meno di ricordarmi quali siano state le mie origini.
Questo ritorno al dove ho cominciato e le sonorità che mi hanno ispirato mi ha portato a molti spunti di riflessione sul mio approccio con la musica, riflessioni che sto traducendo all'atto pratico in nuovi impulsi che diventano (spero) accelerazione del mio percorso.
Laciando stare la filosofia spicciola, che non sono capace di fare, mi volevo soffermare sul disco.
20 "canzoni", tutte interpretate con chitarra e pianoforte.
In ognuna di esse Bryan non si trattiene, esplode! La sua voce sovrasta: un bel pugno nell'occhio per i puritani della musica in acustico.
Negli anni ascoltando il Boss (bruce spiringsteen) e seguendo anche i suoi percorsi acustici ho imparato una lezione che mi portava a inseguire le atmosfere acustiche con intimità, leggerezza, e molta passione e sofferenza.
Bryan fa l'opposto, con uno spiccato senso di potere e controllo fuori dal comune: stravolge tutti i miei canoni.
Heaven, I do it for you, Here I am diventano manifesti, Please forgive Me una graziosa occasione per imitare il boss (seconda strofa) quasi a sottolineare quanto dicevo pocansi.
Il rocker Canadese fa quello che farebbe una qualsiasi persona davanti ad un falò in spiaggia, imbraccia una chitarra e CANTA.
Quello che mi trasmette sono delle emozioni primitive, qualcosa di facilmente intuibile e fruibile senza seghe da filosofia orientale... ciò mi porta a tornare indietro.
Alle radici del suono, alle radici di una composizione, alle radici della musica.

Consiglio a tutti un buon ascolto.
Fabio.

lunedì 7 febbraio 2011

Sartana non perdona...

Ci risiamo, ci risiamo... ormai mi ha preso la mania degli showreel grazie al suggerimento di Tinos Andronicus!
Devo dire un ottimo sistema per incastrare foto vecchie e nuove con alcuni provini che sto registrando con mio fratello Riccardo.
La novità della settimana è "Sartana non perdona, Dio forse si" che potete vedere sul mio canale youtube:

http://www.youtube.com/watch?v=84JPdFO4D7Q

Colgo l'occasione per invitarvi ad iscrivervi al mio canale youtube! Sto cominicando a sfruttarne le possiblità... :)

Direte ma chi è sto Sartana?
Sartana è uno dei protagonisti degli spaghetti western, oltre che un nomignolo che mi hanno affibiato quando lavoravo su a Milano.
Per un approfondimento vi rimando alla pagina su wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sartana

Non so come mi sia uscita sta canzone da spaghetti western, ma è una delle mie composizioni preferite e ho voluto usarla come sottofondo del mio showreel.
Ho scavato (non troppo a fondo) tra le varie foto che ho memorizzato sul mio hard disk esterno e ne ho selezionata qualcuna più significativa e/o forse più rappresentativa.
E' stato piacevole riscoprire alcune foto che mi vedevano protagonista di serate, soprattutto quando facevo da ospite speciale (special guest) alla Jackson Cage Band a Milano da buon chitarrista.

Per adesso nient'altro da aggiungere...
Fateme sapere che ne pensate del pezzo e/o delle foto commentando questo post.
Ciau a tutti,
Fabio.

martedì 1 febbraio 2011

rimettiamo mani...

Eccomi di nuovo qui dopo una lunga lunga lunga attesa.
Innanzi tutto prometto a me stesso che continuerò con la rassegna della presentazione delle mie chitarre, ma non oggi, oggi ho voglia di scrivere un po' liberamente...

In realtà non so che dire, sto rimettendo mano alla musica dopo un periodo di riflessione e indecisione. Tante volte mi domando:"ma chi me lo fa fare?" poi imbraccio la mia takamine, mi esce fuori una, due, poi tre, melodie e torno a scrivere spartiti etc etc.

Il mondo si muove nel frattempo, gira intorno a se stesso.
A Palermo le cose cambiano per rimanere sempre uguali, e vivo quasi con rassegnazione le notizie che leggo sui giornali.

Niente... mi impongo un qualche obiettivo in più per rendere la vita sempre più frizzante ed interessante, mai noiosa.
Alla prossima per altri aggiornamenti!

Fabio.