venerdì 9 settembre 2011

Lezione di Rock, lezione di Vita con Edoardo

Ciao a tutti, mi chiedo come mai oggi mi sono spinto a scrivere qualcosa sul blog... ebbene sapete, in tutte le recensioni che mi fanno ogni volta mi sento ripetere:"il tuo stile si avvicina molto ad Edoardo Bennato".
La cosa ovviamente mi è cominciata a garbare, essere associati alla figura di un grande artista, soprattutto che ha fatto la storia della musica italiana è un onore.
Premesso che so di che stiamo parlando, nel senso vuoi o non vuoi Bennato lo conosci, qualcosa hai pure sentito?!? o no?
Nell'ultimo anno ho ripreso qualcosa di suo di classico (negli spettacoli live eseguo l'Isola che non c'è, con 12 corde e armonica), ma mai mi sono buttato a comprare realmente qualcosa di suo, poi eccola li! Una sera passano in radio "la mia città" e allora scavo su youtube e scopro il suo ultimo disco che oggi ho comprato:

LE VIE DEL ROCK SONO INFINITE

Non mi vergogno di dire che subito messo in macchina non sono riuscito a trattenere le lacrime!
Mi sono reso conto che in un Italia che è bloccata nel conoscere lo stato di salute di Vasco Rossi, ascoltare le lagne pallose e tamarre di Ligabue e il finto rock/finto pop (finto ... boh) di Jovanotti, ci siamo dimenticati di Edoardo Bennato!
(nel disco forse ho percepito una critica prorio a Jova/Liga nel pezzo "in amore", cito: A volte chi canta canzoni d'amore è stonato, e chi ha sempre promesso di spiegare l'amore ha imbrogliato).

Al primo ascolto de "Le vie del rock sono infinite" sono stato letteralmente travolto dal muro di suoni che si avvicina alle produzioni AMERICANE di Brendan O' Brien, per farvi capire: Pearl Jam, Bruce Springsteen, WallFlowers.
Andando alle canzoni... ragazzi! Che testi, che musiche, parole semplici efficaci, poche.
Sento un eco di speranza quando sento E' Lei, In Amore, Mi chiamo Edoardo... E poi mi sento me stesso quando sento la TitleTrack posso stare solo in silenzio e ascoltare piangendo: perchè è proprio vero che (cito) - col rock tutti felici e contenti, ma il rock ha i suoi comandamenti e io che sono un devoto potrò salvarmi, con una chitarra, soltanto con lei perchè nonostante divieti e dj e il marchio infamante di cose proibite, le vie del rock sono infinite.
Nel disco non mancano le critiche alla nostra società malata di Wannamarkilibera e per finire pure il tocco autobiografico di Vita da Pirata.
Molto toccante un aereo per l'afghanistan, molto Neil Young con il sound dei nuovi Pearl Jam e la voce di un giovane Dylan.
E chi sarà poi il "Capo dei Briganti"? Il testo è da leggere e capire.

Non trovo un niente da criticare, Edoardo è ROCK, ROCK puro, senza compromessi.
Il Rock è diretto ed Edoardo lo è ancora di più.
Questo disco è 1000 volte più rock degli ultimi 3 dischi di ligabue in fila e gli ultimi 10 di vasco rossi.
Ho scelto di seguire quello che tutti credono sia la mia guida.

Onestamente continuo a chiedermi perchè mi accostano alla sua figura, sarà per l'uso di chitarra e armonica? Spero che se mai registrerò un mio primo disco ufficialmente, possa essere così incisivo efficace e rock come lo è Edoardo.

E se caro Edoardo, stai leggendo questa piccola e forse troppo spontanea recensione sappi che da oggi hai un nuovo fan.

Fabio.

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