mercoledì 17 febbraio 2010

Urla stonate

Buon giorno, oggi voglio parlare di un argomento molto particolare: la stonatura.
Ebbene, mi capita ogni giorno di tornare a casa, magari stanco morto dopo una giornata pesante di lavoro, sdraiarmi nel letto e...
Venire assalito dalle urla stonate di mio fratello dalla stanza accanto, che con una banale chitarra "classica", strimpella in modo esagerato emettendo dei rumori canori non poco fastidiosi. (convinto di essere una star incompresa).
Cio' mi ha spinto oggi ad una riflessione, su quello che e' la stonatura.

La stonatura in se non e' un difetto con cui si marca le persone, ovevero, non si nasce stonati, non si ha una predisposizione allo essere stonati. (per cio' che concerne il canto ovviamente).
Concordo sul fatto che non tutti abbiamo un orecchio musicale, per cui cui chi non ne ha acquisito al meglio l'utilizzo dovrebbe smetterla di insistere e cambiare mestiere.
Infatti, la stonatura e' simbolo di scarsa attenzione, di menefreghismo, e di poco interesse e predisposizione all'ascolto: e' dimostrato, infatti, come con lo studio e una buona educazione all'ascolto, e' esattamente un problema superabile.
A partire da quest'ultima considerazione divido le persone stonate in 4 tipi:

Lo stonato cronico: chi non si accorge di essere stonato.
Questa categoria di persone, se circondati da altri inesperti, spesso pseudo musicisti sedicenni, si fanno forza della loro bravura e non accettano il difetto.
Non solo! Quando ricevono le critiche da chi l'orecchio ce l'ha... cadono nel vittimismo piu' sfrenato: Eterni immaturi che cercano fama e fortuna tramite internet perdendo solamente tempo.

Lo stonato menefreghista: il classico esemplare da canto-sotto-la-doccia una persona cosciente di non avere l'orecchio musicale, ma che si diverte ad imitare i suoi paladini.
Generalmente e' una specie non pericolosa, che non infastidisce, ma che apprezza la musica o se la lascia scivolare addosso come niente fosse.

I "Jovanotti": doti canore ignote, botta di culo e amicizie con Cecchetto (e/o altri Produttori). Testi banali e fruibili dalla massa, fanno di questa specie la peggiore di tutte... Spesso sono adorati dagli "stonati menefreghisti" e odiati dagli stonati cronici.
Questa specie non si prefigge degli obiettivi e non scrive con coerenza, si comporta comei gatti, esattamente dei ruffiani.
Sfornano ballate romantiche per san valentino, testi paterni per la festa del papà, elogiano la donna per la festa della donna e ci tengono caldi per natale, per poi usare ritmi caribici in estate. Dei paraculi musicali insomma... ma funzionano.

I "Bob Dylan": La specie piu' riuscita degli stonati.
Accomuna tutta una schiera di cantautori che fa della stonatura un punto di forza. Questi grandi uomini spesso centrano tutta la loro forza in complessi testi e/o in arrangiamenti e strutture musicali molto originali e precise.
Son odiati da tutte le altre specie degli stonati, forse invidiati dai "Jovanotti" che cercano invano di carpirne il segreto.
Ma questa specie ha molto estro e furbizia, si creano una nicchia di seguaci ascotatori che non li mollerà mai fino alla morte.
A questa specie piace stare in mezzo alla gente normale e sono quasi sempre con i piedi per terra.

Spero che il mio piccolo trattato sugli stonati sia di vostro gradimento.
Si accettano commenti :)

Fabio.

giovedì 4 febbraio 2010

Tributo al Boss, a Palermo!

Ce l'ho fatta, ieri sono riuscito a reinterpretare in chiave acustica il mio artista preferito: Bruce Springsteen.
Sono molto contento di cio', è stata una bella scommessa.

Sento il dovere di ringraziare innanzi tutto quanti hanno paertecipato allo show-aperitivo, e poi Riccardo che ha fatto da "special guest" su un paio di pezzi.

Sono molto contento.

Posto la scaletta e vado ad esprimere le mie impressioni.
I commenti li lascio ai lettori.






born in the usa
working on a dream
radio nowhere
the river
lucky town
hungry heart
fire
philadelphia
pay me my money don (feat. Ricky)
10th avenue freeze out (feat. Ricky)
because the night
prove it all night
thunder road
i'm going down
my beautiful reward
downbound train
i'm on fire
glory days
dancing in the dark
suprise suprise

Ho scelto una scaletta di pezzi fruibili dal pubblico, pezzi che qualcuno ricorda e ovviamente qualche chicca.
L'inizio e' stato "d'impatto": ho voluto raccontare la visione dell'america del dopo vietnam di ieri (born in the usa) con la speranza del sogno di Obama (working on a dream) nel contorno del vuoto delle vite dei nostri giorni (radio nowhere).
A partire da qui, giù con il resto dei pezzi.
Mi sono molto divertito nei cambi di chiatarre, ebbene si, ho usato piu' chitarre che quando suono in gruppo!!! AHAHAH. Mooolto figo.
Tra la mia Takamine, la mia Yamaha 12 corde, il banjo, la Grecth semiacustica e persino il pianoforte!!!
Andiamo in ordine.
The river con la 12 corde e' venuta abbastanza bene e anche su lucky town ho tirato fuori un bel vocione.
Credo di aver suonato veramente bene Philadelphia.
Ho cercato in questo pezzo di ricreare un atmosfera un po' cupa e triste con l'ausilio della Gretch electromatic usando il pick up sul manico.
L'interpretazione e' stata molto "asciutta", e la cosa piu' bella e' stata sentire qualcuno dire:".. ma questa e' streets of philadelphia!!!! bella".

Sono piccole cose che ti rendono felice, visto che la maggior parte del pubblico era impegnato a magnare il cibo del ricco aperitivo! :)

Sipario molto divertente e' stato con mio fratello, prima pay me my money down che ho suonato col banjo e poi 10th avenue freeze out: un RnB molto ritmato nel quale ricky si e' esibito con un efficace assolo con la mia gretch.

Veramente bello.

Andando avanti tra thunder road, prove it all night, ho voluto suonare my beautiful reward, un pezzo nel quale mi trovo moltissimo, che esprime la volontà di tirare fuori il proprio lato migliore.
Dedica speciale e' stata Downbound train!
E anche qui, ho cantato veramente forte... ero gasato... molto.
I'm on fire, molto piacevole e poi il finale tra glory days e una saltellante Dancing in the Dark.
Mi e' venuta una figata fatta con la 12 corde. Per chiudere un augurio, quello di suprise suprise.


Ho omesso un pezzo: Because the night.
Per la prima volta nella mia vita, mi sono messo a suonare un pezzo pianoforte-voce in pubblico.
Ametto di essere stato molto emozionato e forse ciò ha condizionato qualche mio passaggio vocale. Ma l'effetto sul pubblico e' stato di ssoluta sorpresa, e alla fine e' piaciuto moltissimo.

Tiro le somme,
e' stato un live molto piacevole e mi sono divertito molto.
Ho ricevuto apprezzamenti e molti complimenti e non ultimo, la conferma il 31 di Marzo a ripetere un one man show al Mont Blanc Cafè...
Ovviamente ho accettato, e per l'occasione tentero' di inerpicarmi nel repertorio del grande Bob Dylan.
Insomma meglio di così!!!!

Da oggi in testa i live con i TerzoGrado, infatti il 5 Marzo inaugureremo il 2010 proprio al Mont Blanc, e poi una cosina che abbiamo intenzione di fare io e Riccardo.
Insomma.
Vi terrò aggiornati!!!

Grazie a tutti.
Un abbraccio,
Fabio

lunedì 1 febbraio 2010

"Mi dispiace, ma io so io, e voi non siete un cazzo"

Ben ritrovati sul mio nuovo blog, stamattina apro con una frase "storica", credo, del cinema Italiano. Ho citato il marchese del Grillo, vi chiederete: perche'? Per diversi motivi, vi rispondo: Onestamente non lo so neanch'io, ma credo si adatti non solo al momento storico che stiamo vivendo, ma alla nostra natura, e poi perchè hanno passato il film ieri sera su la7. eh eh. La visione e' stata esilarante, ma ogni volta che vedo sto film, rimango sempre a riflettere su alcuni passaggi, come il momento in cui viene giustiziato il brigante DonBastiano, cito: "E adesso pure io posso perdonare a chi mi ha fatto male. In primis, al Papa, che si crede il padrone del Cielo. In secundis, a Napulione, che si crede il padrone della Terra. E per ultimo al boia, qua, che si crede il padrone della Morte. Ma soprattutto, posso perdonare a voi, figli miei, che non siete padroni di un cazzo!" Non credo ci sia nient'altro da aggiungere. Il Grande Albertone rappresenta una maschera, che seppur incarnata nella roma papalina del 1809, e' l'essere del potente italiano che imperversa nei giorni nostri. " Io sono io e voi non siete un cazzo!"; "Il marcese non chiede sconti, o paga o non paga, io nun te pago"... risponde con un sonoro "fatti dare ragione dal giudice" (una frase che riecheggia nei giorni nostri, fammi causa!), al povero Ebanista, che verrà pure messo alla gogna. Il Marchese dimostra, infatti, al Papa che la giustizia non esiste; lui infatti riesce a corrompere tutto e tutti e avere la meglio sui deboli.

(...)

La cosa che ho poi adorato dello splendido film, ovviamente, sono stati gli scherzi: Unico aspetto interessante di un nobile fancazzista ed incapace di far nulla. Animo trasformista, diventa filo francese alla conquista di Roma da parte di Napoleone, per poi tornarci non appena il Papa avrà ripreso il potere. Dei Francesi adora soprattutto le belle donne, non perde occasione per presentarsi in teatro alla prima esibizione di una bellissima attrice che farà sua amante. C'e' da dire che prima dell'arrivo dei Francesi il teatro era assolutamente vietato alle donne che erano rappresentate dai castrati. Il Marchese vive con la famiglia, e con essa ha un rapporto evasivo e sarcastico. Non manca di farsene beffa... Cosa è il marchese del Grillo se non il potentuccio italico??? In pratica il film e' da vedere, si trascorono un paio di ore di puro divertimento. Ve lo consiglio! Secondo me rimane una di quelle pellicole storiche del cinema italiano, che seppur nella sua comicità tende a mettere in risalto il realismo della società italiana. Come antipasto voglio postare il video della scena del tentato arresto del Marchese da parte della guardia francese.
Non voglio anticiparvi nulla, ma e' qui che e' racchiuso il senso del film: http://www.youtube.com/watch?v=9ZFDivAou50&feature=related

Grande Alberto. veramente grande, non credo ci sia attore all'altezza in Italia di fare neanche un briciolo di quello che hai fatto.


Un abbraccio a tutti quanti!

Il vostro Rocker, Fabio.


"Il grillo del marchese sempre zompa... chi zompa allegramente bene campa!"