venerdì 22 gennaio 2010

La preparazione e lo studio

Buon di, eccomi qua alle porte di un nuovo week end.
Per prima cosa annuncio che a causa del lavoro pressante delle ultime settimane devo ammettere che non riesco, una volta tornato a casa, a completare i miei doveri verso la musica (che poi sono anche dei piaceri). Conseguenza di tutto cio': aspetto con ansia il prossimo week end.

C'e' da dire che proprio questo week end sono impegnato nella caccia alla casa, e si, avete capito benissimo. Ho un paio di occasioni da vedere per fare un investimento.
Niente di eclatante, per carità, so di non potermi permettere cose esagerate con il mio stipendino, ma credo sia l'ora di uscire dalla bolgia di casa mia. eh eh eh.

Tornando alla musica, gli obiettivi di questo week end sono 2.
Inannzi tutto si avvicina la data del 3 Febbraio al Mont Blanc. Per l'occasione il locale mi mette a disposizione il pianoforte verticale, e so anche già quale sarà il menu' dell'aperitivo rinforzato, eh eh eh, solo se me lo chiedete ve lo dirò!!!
Facciamo scendere un velo di serietà: la serata sarà un tributo acustico, da solo, dedicato a Bruce Springsteen, per questo ho già fatto una cernita dei pezzi piu' famosi e/o adattabili in chiave acustica.
Credo sia un'esperienza diversa e carina: ci voglio provare.
Ho già diviso i pezzi in categorie, in modo da usare sia la mia takamie, la 12 corde, pianoforte e perfino il banjo!
Ammetto di essere emozionato, e fa un certo effetto suonare dancing in the dark o born in the usa... sento addosso una responsabilità che non immaginavo nell'interpretare i grandi successi del boss.
Onestamente ammetto di trovare difficoltà nell'arrangiare philadelphia e reason to believe, ma se mi gira, ci saranno sorprese... e non voglio anticiparvi nulla.

Altra cosa che sto cercando d fare in questi giorni e che mi ruba un sacco di tempo e' la cavolo di trascrizione in spartito dei miei pezzi da registrare in siae.
E tra l'altro ho proprio il pepe al sedere perche' alcuni pezzi scritti a 4 mani con la mia maestra devono essere registrati in studio al piu' presto.. insomma devo proprio ammettere che la vita del musicista che si avvia a diventare professionista e' davvero dura.
In fondo in fondo ci rifletto spesso... solo quialche anno fa erano solo strimpellate.. adeso c'e' molto studio, lavoro, fatica e sacrificio.. e la cosa comunque devo dire che mi piace molto.

Alla prossima.
Fabio il Rocker!


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